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MASTERCHEF 11: Le selezioni ci possono dire qualcosa sul percorso dei concorrenti? - Parte 2

Buon 25 aprile a tutti! Masterchef Analytics torna con la seconda parte dell'analisi compiuta sulle selezioni dell'11° stagione di Masterchef, raffrontate con il percorso poi compiuto nella Masterclass.

Se volete recuperare la prima parte dell'analisi cliccate qui!

Ecco i 10 concorrenti che prenderemo in esame oggi:

  1. Federico: il 30enne di origine argentina riceve una selezione piuttosto importante; riesce a raccontare tutta la sua storia (emigrato dall'Argentina a Formentera, dove il padre li ha sostenuti e poi ha aperto un'attività nel campo della ristorazione) e a farci capire la sua motivazione per vincere: far fiero il padre e il figlio di 5 anni, il motivo (ci racconta) per cui si è trasferito a Milano. Riceve tre sì e, quando si allontana, sentiamo i commenti dei giudici dirci "ha fame, vuole arrivare". Insomma, la selezione ci presenta un potenziale vincitore e front-runner: il percorso, tuttavia, non ci restituisce tali sensazioni. Di Federico, nel corso delle varie puntate, non conosceremo più nulla personalmente: questo è un brutto segnale dal punto di vista dell'edit, perché vuol dire che il pubblico è come se non si dovesse focalizzare su tale concorrente, non dobbiamo "conoscerlo" bene come altri. In secondo luogo, abbiamo molti momenti piuttosto negativi per il dj di Milano: dal primo scontro con Polone nella 5 fino al pesante diverbio avuto con Locatelli sull'impiattamento (in cui Federico "esplode"). Alla fine arriverà al sesto posto, ma la sensazione è che non ci sia focalizzati su di lui come le selezioni ci avevano fatto pensare.
  2. Giulia: la sua selezione avviene in parallelo con quella della signora Oriana. Le due sono mostrate agli antipodi dello "spettro" della cucina: da una parte Oriana, portabandiera della cucina "grassa", tradizionale; dall'altra, Giulia, che ci rivela che il suo stile di cucina è vicino al veganesimo. Ciò che traspare dalla selezione della modella di Bologna è la sua ansia: non dice il nome appena entrata, ci rivela che ha "il cuore nello stomaco"; ci afferma poi che la modella non è un lavoro che la soddisfa, perché non riesce a esprimere la sua personalità. La cucina è la sua vera passione, assieme alle immersioni. I giudici non appaiono troppo convinti, ma alla fine Giulia passa. Il suo percorso non durerà poi molto: entra nella Masterclass grazie alla firma di Cannavacciuolo, per poi risultare la prima eliminata dell'edizione dopo l'esterna di Monza. I filoni portanti del racconto di Giulia sono sicuramente l'ansia e il fatto di non essere troppo sicura di sé (come le ripete Cannavacciuolo in più occasioni): alla fine questi due elementi saranno quelli che la condurranno a sbagliare e a venir eliminata.
  3. Mime: presentata nell'ormai classico gruppo della cucina "etnica", Mime appare fin da subito come un personaggio divertente e "leggero". Nella sua selezione non c'è nulla di serio o di commovente ed è sicuramente un'anticipazione del suo percorso nella cucina di Masterchef: Mime emergerà come un personaggio allegro e piacevole, comic relief dell'edizione assieme al compagno di merende Bruno; dalle selezioni, comunque, emerge un tema che la accompagnerà in tutta l'edizione: la sua "abbondanza" nell'impiattamento e il fatto di essere insolitamente disordinata per essere giapponese.
  4. Andrea Letizia: presentata assieme al fidanzato Nicky Brian, con i giudici si parla subito della coppia ("chi è più bravo?"). All'assaggio, la 25enne ammette alcuni errori nel piatto e si palesa la sua emotività; riceve due no da Barbieri e Cannavacciuolo, ma viene salvata in calcio d'angolo dalla firma di Locatelli. Andrea Letizia entrerà poi in masterclass, dove il suo percorso sarà ricco di "cadute": è nei peggiori con Lia nel primo Invention, rischia grosso nel pressure dove viene salvata dalla zucchina di Giulia per poi terminare la sua avventura nella puntata 7. Il suo percorso è piuttosto scevro di contenuti, se non per la relazione con Nicky Brian e la dinamica della coppia nella cucina di Masterchef; l'impressione è quella che le siano stati lanciati alcuni salvagenti (la firma, la salvezza nel primo pressure) per preservare la coppia nella cucina di Masterchef il più possibile, poiché era una novità mai vista prima nel programma. Certo, bisogna anche ammettere che poi la povera Andrea Letizia non ha comunque subito favoritismi, visto che è poi uscita in 19° piazza.
  5. Nicky Brian: anche il percorso di Nicky è legato indissolubilmente a quello della fidanzata Andrea Letizia; tuttavia, in maniera abbastanza sorprendente, nelle sue selezioni non si parla molto della sua relazione: Nicky racconta di sé (nato a Roma, con origini srilankesi, è un designer che vive a Brighton) e abbiamo anche delle interessanti battute scambiate con i giudici: Barbieri gli rivela che gli sembra un "gran parac..." (Nicky dice che non condivide, anche se gli viene detto), Cannavacciuolo gli sottolinea che a Masterchef la simpatia è apprezzata ma "qui si cucina"; Locatelli, nel suo giudizio, gli sottolinea che il suo è un piatto gioioso ma "un po' furbetto". Nella Masterclass, Nicky è piuttosto trasparente nelle prime puntate, dove entra in scena solo nel rapporto con Andrea Letizia; dopo la dipartita della fidanzata nella 7, abbiamo ancora poco per il romano, che emerge poi in maniera importante sia nello Skill Test in cui si scontra con Tina sia poi nel suo periodo verde in cui vince back-to-back Invention ed esterna con Tracy. Il suo è un classico redemption-edit: dall'essere poco visto dai giudici e all'aver rischiato di uscire, Nicky tira fuori la grinta che lo porta in alto, dove forse nessuno si aspettava di vederlo; ciò che abbiamo visto nelle selezioni, cioè un Nicky etichettato come "furbetto" o anche "parac..." ritorna anche nei commenti dei giudici nel corso della stagione come un tema ricorrente; anche questo serve da "preparazione" per la sua futura redenzione: una volta concentratosi al 100% sulla cucina e lasciandosi alle spalle il suo lato simpatico, Nicky può far bene, e lo dimostra.
  6. Mery: la sua è decisamente la selezione più toccante. Mery racconta di come si è dovuta "fare da sola" dopo la scomparsa della madre, cercando di crescere con grinta e determinazione; Masterchef è la sua occasione per rincorrere il suo sogno e dimostrare che dal "letame nascono i fiori" come cantava De Andrè, quindi da eventi spesso terribili si può ricavare qualcosa di bello. I suoi gyoza convincono i giudici, che riconoscono la determinazione di Mery e il suo carisma; dopo i giudizi, però, Barbieri le fa notare una cosa: "impara ad ascoltare quello che gli altri vogliono raccontarti". Dopo delle selezioni piuttosto forti, alle prove di abilità Mery si incarta e viene salvata dalla firma di chef Bruno. Nella masterclass, il suo racconto inizia da underdog: si sente un po' sola e sottovalutata da tutti; nella 7 coglie il successo nell'Invention, diventando una minaccia per gli altri e trasformandosi in una concorrente determinata, pronta a sconfiggere tutto e tutti per arrivare in alto; da qui, di fatto, il suo racconto si arena: la voglia di riscatto non ci viene più narrata nel suo personaggio, emergono tutte le insicurezze della romana (specie nelle esterne) e il suo far parte del gruppo degli "esclusi" con Polone, Christian e Tina. Le sue grandi aspettative da underdog che può andare avanti grazie alla sua voglia di rivalsa vengono piuttosto disattese: Mery si ferma al 12° posto, con l'unico highlight del percorso avuto nella doppietta di puntate 7-8. Inoltre, nella sua eliminazione riemerge il fatto di non ascoltare molto: proprio per questo, finisce tra i peggiori nella prova delle tagliatelle di chef Bruno e viene eliminata successivamente nell'Invention della frollatura del pesce.
  7. Tracy: il caso della vincitrice del programma è sicuramente il più interessante; la domanda che viene subito spontanea fare è la seguente: era possibile prevedere la vittoria di Tracy dalla sua selezione? La sua selezione è una delle più lunghe: questo è un primo buon segno quando cerchiamo un vincitore; Tracy ci racconta delle sue origini nella prima parte del suo dialogo con i giudici: i toni sono piuttosto allegri; all'assaggio, Barbieri chiede "chi è Tracy in poche parole?": la cameriera di Verona si descrive come una ragazza semplice e piena di emozioni, che "arrivano dalla mia anima: ho tanto dentro da comunicare al mondo". La futura vincitrice prosegue, con una vibe ormai molto toccante: "mi sono nascosta per sistemare un po' di cose, ma oggi voglio uscire dal mio guscio. I miei sono divorziati, ho dovuto fare da sorella grande per la mamma e per i miei fratelli"; nel finale, le viene chiesto: "Cosa fai se vinci?" Domanda piuttosto interessante ripensandoci a ritroso; la cameriera di Verona risponde: "se vinco, vedo una Tracy finalmente felice!". E così sarà; direi che dalle selezioni, Tracy appare fin da subito come una delle più papabili ad andare molto avanti; prima dell'inizio delle prove nella Masterclass, lei Carmine e Dalia erano le mie ipotesi per la vittoria finale. Infatti, dalle selezioni, dove pure Tracy si racconta molto, scopriamo man mano sempre di più della 28enne, sia della sua storia che delle sue emozioni.
  8. Pietro: la sua selezione è rapidissima. Tra i commenti al piatto abbiamo il fatto che il siciliano ha portato "freschezza, una ventata di aria buona". Nonostante si spinga fino all'11° posto finale, di Pietro non conosciamo quasi nulla: l'edit si interessa ben poco di lui, che appare solo ed esclusivamente in confessionali "narrativi" (le crocette verdi nelle tabelle per gli aficionados😏). Insomma, la selezione ci dice poco, il percorso (sfortunatamente) conferma la disattenzione in camera di montaggio per il buon Pietro.
  9. Andrea: caso simile a quello di Pietro per l'ex-maitre, che ha una selezione "rapida e indolore". Andrea risulta ancor più "evanescente" del collega siciliano nella cucina di Masterchef (addirittura colleziona un episodio senza confessionali, caso molto raro). Di Andrea non sappiamo nulla e anche nella cucina è poco presente nelle dinamiche.
  10. Nicholas: l'ultimo cronologicamente a esserci presentato, anche la selezione di Nicholas è piuttosto veloce. Di lui apprendiamo che è felice quando cucina e che gli piacerebbe un futuro nel mondo della ristorazione; nulla perciò di esclusivo. Nella masterclass, si spende poco tempo nel focalizzarsi sul toscano, che esce under-edited in 16° posizione, dopo essere sopravvissuto al bottom-2 del primo skill test.
Con questo, si chiude qui l'analisi delle selezioni. Cosa abbiamo imparato? Le selezioni sono spesso importanti per capire se qualcuno andrà lontano o meno nella competizione: la lunghezza del segmento di dialogo con i giudici ci dice se qualcuno può arrivare in fondo (Christian, Tracy e Carmine hanno tutti avuto selezioni sostanziose) o se qualcuno uscirà nell'immediato perché la selezione è piuttosto corta (Andrea, Rita, Nicholas). Tuttavia, le selezioni possono essere anche ingannanti: per esempio, quella di Lia è piuttosto corta, eppure la banchiera di Bardolino arriverà addirittura 4° con un racconto che si è costruito quasi totalmente in masterclass; al contrario, è interessante notare come la selezione di Mery è tra quelle più lunghe con prospetti stuzzicanti che in realtà non si verificheranno (terminerà 12° con l'underdog edit che pian piano scompare).

Detto questo, vi lascio. Seguitemi su Instagram, Twitter e Facebook per restare sempre aggiornati e ditemi cosa ne pensate di questo articolo. 
Per gli sviluppi di questo blog, ho in mente una rubrica molto interessante, anche se vi avverto che ci vorrà un po' prima di recuperare tutto il materiale per realizzare i vari articoli. Ma ormai siete abituati ai tempi biblici di attesa, suvvia!😂

Au revoir, alla prossima!💞

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