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MASTERCHEF 11, EPISODIO 6: la prima esterna, tra dolci e panini inaspettati

La seconda puntata della nostra "Analytics" prenderà in esame quello che è accaduto nell'episodio 6 dell'undicesima stagione di Masterchef Italia, ovvero la prima prova in esterna, in cui i 18 aspiranti chef che vi hanno avuto accesso (ricordo che le due peggiori dell'Invention, Lia e Andrea Letizia, sono state spedite direttamente al pressure) hanno cucinato nella Villa reale di Monza per soddisfare il palato di 31 pasticceri. Partiamo da una descrizione del corso dell'episodio e poi andiamo alla parte più succosa, ovvero l'analisi dell'editing e del montaggio. 

Descrizione dell'episodio

La puntata si avvia con i giudici che annunciano il tema della prova: le due squadre dovranno cucinare un menù composto interamente da DOLCI per soddisfare le esigenti bocche di ben 31 pasticceri. Elena e Dalia, vincitrici assieme dell'Invention, devono ora dividersi come capitane rivali e spartirsi i compiti: una delle due sceglierà i componenti del team, l'altra decidere il menù da cucinare. Elena preferisce comporre la squadra e prende con sé Carmine, Andrea, Nicholas, Nicky, Polone, Rita, Pietro e Anna. Dalia, invece, sceglie il menù, optando per i dolci al cucchiaio (blu) e lasciando i prodotti da forno all'altra squadra (rossi). Nella preparazione, i rossi sembrano più disorganizzati, tant'è che non riescono a uscire per primi con le tartellette e gli chef sono così costretti a mandare prima la mousse dei blu; quest'ultima, preparata da Tina e Tracy, si rivela tuttavia un disastro, mentre la tartelletta riscuote un tiepido sì dai pasticceri. La sacher rossa, con ricetta di Bruno, riscuote molto successo mentre la crema catalana blu non fa impazzire i palati dei 31 assaggiatori; infine, la creme brulèe rossa non convince pienamente, mentre il tortino blu di Mime fa sperare i blu, ottenendo buone recensioni. Alla fine, con uno schiacciante 26-5, i rossi trionfano, costringendo il team di Dalia al primo pressure test stagionale. Nella cucina di Masterchef, sono 11 i concorrenti col grembiule nero: oltre ai 9 "perdenti" dell'esterna (Dalia, Mime, Bruno, Tina, Tracy, Christian, Federico, Giulia, Mery) si aggiungono le due peggiori dell'Invention, Lia e Andrea Letizia. Il tema del primo pressure è quello dei PANINI, con un twist interessantissimo: gli aspiranti chef dovranno usare 11 "contenitori" diversi dal classico pane in cui mettere il contenuto del panino. La prima a scegliere la sua "base" è Dalia, che opta per le patate; poi, a catena, i concorrenti scelgono chi sia il prossimo a decidere la sua base. Quindi, Federico si prende i funghi portobello, Andrea Letizia il pomodoro, Lia il pollo, Bruno l'avocado, Mime i fagioli azuki, Giulia la zucchina, Tina gli spaghetti, Mery il riso e il povero Christian, l'unico a non poter decidere, si becca la lattuga. Al termine della prova, l'eliminata è Giulia, prima a lasciare la cucina di Masterchef nell'undicesima stagione. 

Analisi dell'Editing e del Montaggio

Come successo anche nello scorso articolo, partiamo nel dare uno sguardo ai confessionali di tutti e 20 i concorrenti:


Lascio qui la legenda del colore delle crocette:

  • le croci verdi indicano confessionali NARRATIVI o di DESCRIZIONE del PIATTO, non sono particolarmente importanti per la storia che si racconta
  • le croci arancioni indicano confessionali in cui il concorrente PARLA di SE', sia in modo profondo o raccontandoci qualcosa della sua storia, oppure si tratta di qualche aneddoto divertente (a volte con la presenza di clichèt/stereotipi) 
  • le croci rosse evidenziano quando un concorrente PARLA DEGLI ALTRI, in maniera positiva o negativa, mettendo in luce strategie, sottolineando la sua simpatia/antipatia verso qualche compagno oppure indicando delle qualità/incapacità degli altri.
  • I meno a fianco di una crocetta rossa indicano se il concorrente dice cose NEGATIVE su altri concorrenti, con, tra parentesi, indicata la persona a cui si riferisce
P. S.: nelle crocette di questa tabella-confessionali ne è presenta una che ha un doppio colore (spero si veda, perdonate la qualità "amatoriale" della foto). E' la seconda nella riga di Christian, che possiede una linea arancione e una rossa (perché parlava di sé in rapporto agli altri). Nelle prossime tabelle potrebbe capitare spesso, anche con le altre due combinazioni di colore, quindi non preoccupatevi, non è un mio refuso!

Oggi comincerei parlando di Dalia, la vera protagonista di questo episodio: dopo essere stata messa un po' da parte nello scorso episodio per dar luce al trionfo di Elena, nella sesta puntata Dalia si conquista il suo spazio. Federico ne tesse le lodi quando termina in squadra con lei e, durante la prova, viene mostrata come capitana con polso e che sa prendere anche decisioni quando serve (decide di spostare Christian a fare altro). Appare molto precisa, organizzata e scientifica nel lavoro d'equipe; a un certo punto, però, veniamo intercettati da un suo confessionale molto interessante, in cui confessa al pubblico (e non alla squadra, passaggio importante) che davanti ai suoi colleghi si mostra sicura di sè, anche se dentro di sè è estremamente agitata. La mia grande perplessità su Dalia fin dalle selezioni è che fosse fatta percepire come "robotizzata", seguendo dei pattern già usati nelle scorse edizioni (Antonio MC10 è il più recente, ma anche Federico MC3 nella prima parte seguiva questo tracciato): è un momento che umanizza molto Dalia nel racconto e che le lascia un personaggio un pelo più "a tutto tondo" rispetto all'archetipo che stava seguendo, a parer mio, pericolosamente. Dico "pericolosamente" in chiave vittoria finale: a Masterchef, esclusi i casi lontani di Tiziana a MC2 e appunto Federico a MC3, tendenzialmente vincono i personaggi che io definirei "a tutto tondo", ovvero che sono sì bravi tecnicamente e ne sanno in cucina, ma che hanno anche una parte personale ben raccontata e ben "scavata". Certo è solo l'inizio di Masterchef, ma Dalia si muove dalla parte giusta in chiave titolo.
Nonostante la sconfitta del suo team, Dalia ne esce benissimo e viene accusata solo da Mery di non aver scelto il menù giusto; la torinese appare umile nell'ammettere l'errore e nel non essere stata abbastanza lucida in tale scelta. Poi, la responsabilità della sconfitta si allontana da lei e anche questo è importante per la costruzione del suo edit. Quando le viene dato il vantaggio di scegliere per prima la sua "base" per il panino, appare un suo confessionale in cui dice "Basta pensare agli altri", che per altri capitani perdenti sarebbe stata tragica, ma per la sua esperienza da capitano è quasi logica: è apparsa come un'ottima leader, decisa e molto collaborativa; quando si arriva al pressure, dove si è da soli, perché dovrebbe pensare agli altri, se agli altri ci aveva già pensato prima? Non appare egoista, ma ragionevole, e anche questo è un tassello significativo per il suo percorso (che non sarà breve per me). Infine, segnalo il momento in cui è all'assaggio col suo panino: dice che a lei "non piace fare il compitino, piuttosto vado via facendo il cavallo matto"; anche questo aiuta a definire meglio Dalia come una giocatrice che non ha paura di rischiare (cosa che a Masterchef piace sempre). Direi che, per compendiare, Dalia esce in maniera estremamente positiva da questa prima doppia nella masterclass, il suo è il profilo meglio sviluppato per andare in fondo perché, seppur in spizzichi e bocconi, ha un po' di tutto (tecnica + momenti di umanizzazione).

Elena, protagonista indiscussa della quinta puntata, viene messa un po' più da parte in questa esterna: capitana dei rossi, non sembra esserci presentata come una leader di polso (come Dalia). La vediamo spesso urlare, piangere e non avere sotto controllo le tempistiche e la squadra (tant'è che le tartellette, che dovevano uscire per prime, le mandano per seconde). Alla fine, i rossi vincono e Elena (come spesso succede a chi va in balconata) sparisce dal racconto, anche perché, coerentemente con quanto visto, non le vengono fatti complimenti per come ha fatto da capitana. Facendo una somma delle due puntate, vedo Elena andare avanti fino almeno a metà, ma non oltre: è sicuramente brava in cucina, ma a livello di storia il suo potenziale mi sembra un po' limitato. Abbiamo capito che se la cava, ma è molto emotiva e non sembra abbia polso nel gestire un gruppo. Come arco potrebbe ricordare quello di Giovanna a MC7: ottimo inizio (vinse il primo invention e una mystery poco dopo) ma poi termina 12° faticando nelle ultime 3/4 prove; in particolare, veniva mostrata sempre molto ansiosa/insicura da capitano nelle esterne, anche se brava poi singolarmente. Ovviamente tutto può succedere e può essere solo un piccolo inciampo (comunque ha fatto tripletta nella prima tranche di prove, la prima in assoluto a farlo), ma l'edit non sembra assecondare le sue possibilità di fare troppa strada.

L'altra persona che emerge nella tabella-confessionali è Tina con 9 crocette: 6 sono narrativi durante il pressure e l'esterna, ma i più attenti avranno notato che, assommando quelli rimasti qui (3) con i 2 della scorsa puntata, arriviamo a 5 confessionali rossi, di cui ben 3 con meno assegnato. Tina è presentata come quella che parla spesso degli altri, in chiave per la maggior parte non positiva: su Elena e Nicholas non si era espressa positivamente (rimando all'articolo sul 5° episodio) mentre qui colleziona un meno quando si scaglia su Lia nel pressure, dandole della "gatta morta". In più, a inizio esterna, definisce Dalia "SENZA SFUMATURE", o bianca o nera (cosa che poi ci viene confermata dalla stessa Dalia nel pressure). Insomma, Tina mi sembra si stia indirizzando verso un edit da villain, perché è la voce che parla degli altri (appunto non positivamente) e finora non sappiamo molto di lei. Gli ingredienti per un villain edit ci sono tutti, anche se è presto per esserne certi al 100%.

Al secondo posto come numero di confessionali, dietro a Dalia e Tina, troviamo Giulia a quota 8: la prima eliminata dalla cucina di Masterchef viene mostrata come piuttosto sicura della sua conoscenza sui dolci in esterna (prende l'iniziativa sulle dosi della crema catalana); al pressure, sbaglia completamente il suo panino-zucchina, venendo scelta come prima vittima del pressure al posto di Andrea Letizia. Piuttosto strano questo salvataggio, anche perché Andrea Letizia aveva già ricevuto due grandi salvagenti (firma + non eliminazione nello scorso invention), ma evidentemente la sua storia era più appetibile di quella di Giulia, di cui non sappiamo sostanzialmente nulla al di là che sia una modella e che cerca di preparare ricette sane. Non sorprende un numero così alto di confessionali per un eliminato, specie se nell'episodio precedente è stato poco esposto (Giulia chiudeva con 2 confessionali nella 5° puntata).

Andrea Letizia, come anticipato prima, viene salvata per il rotto della cuffia per la terza volta, chiaro si voglia tenerla per alimentare la storyline con Nicky, ma non so per quanto possa andare avanti sinceramente. 

Dall'altro lato dello spettro del numero di confessionali, sorprende vedere ben 2 aspiranti chef senza confessionali nel corso dell'episodio: sono il maitre Andrea e la nutrizionista Anna, che, avendo pure vinto l'esterna, scompaiono completamente dal racconto. Non un buon segno per entrambi: il vincitore di Masterchef, in un modo o nell'altro, è SEMPRE dentro le dinamiche del racconto, non può essere dimenticato nemmeno per una puntata.

Mime e Bruno continuano la loro strada unitamente: dopo aver cucinato in coppia nello scorso Invention, finiscono assieme nei blu; Bruno sembra essere il comic relief dell'edizione, quindi molto preso in giro dai giudici e mostrato come scanzonato e sempre con un tono divertente dall'edit. Mime, invece, seppur mostrata come molto capace (il suo tortino è l'unica cosa apprezzabile nel disastro blu), viene sempre rilegata nello stereotipo della "donna giapponese" (abbiamo già sentito, solo in questa doppia, riferimenti alla precisione giapponese, ai lottatori di sumo e ai samurai... manca Tokyo e i Manga e poi il cerchio è completo). Come percorso, mi sembra una fotocopia un po' più a oriente di Jia Bi, cuore di MC10 e un po' macchietta nei riferimenti alla sua cultura. 

Chiudo l'articolo parlando di Mery, emersa prepotentemente nel pressure: dopo non essere stata scelta dagli altri nella distribuzione delle "basi" per il panino se non per penultima, dice: "se resto non sanno cosa avranno davanti", aprendo a due possibili strade. La prima potrebbe essere una Mery contro tutti, l'altra potrebbe essere una tipica storia da underdog, sottovalutata da tutti ma che alla fine ce la fa. Dovremo aspettare altre conferme, ma uno dei due percorsi mi sembra possibile, tenendo conto che lei è anche una delle tre "firme" dalle selezioni (lei è quella di Barberi).

Per oggi l'Analytics finisce qui, spero sia piaciuta! Lasciate commenti perché è interessante sentire anche la vostra opinione, specie su una tematica così soggettiva come l'editing. Se avete voglia, seguite "Masterchef Analytics" al seguente link: https://www.instagram.com/masterchef_analytics_/.

Arriveranno, in questa settimana e prima della prossima doppia con gli episodi 11/12, altri 4 articoli (nei miei piani ce la dovrei fare, sperem!) con le puntate 7-8-9-10. Nel caso in cui non ce la faccia, siate comunque fedeli a questa rubrica mi raccomando, non scappate!💓

Au revoir! 

Commenti

  1. Grazie per l'analisi (su cui sono totalmente d'accordo) e per il blog!
    Anch'io seguo Masterchef da sempre e ho sempre fatto questi "conti" (a chi viene data più visibilità e quindi chi potrebbero essere i possibli finalisti/vincitore) a mente.
    Attendo le analisi di questi ultimi episodi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per il feedback! Ho programmato una scaletta per gli articoli, entro giovedì dovrebbero uscire tutti (tranne per la 7, purtroppo non trovo dove rivedere la puntata). Siate liberi di lasciare opinioni personali sull'edit delle varie puntate (o anche su altri aspetti), che è solo un arricchimento per me e sono nuovi spunti! Ma intanto grazie mille per l'apprezzamento!

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