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MASTERCHEF 11, EPISODIO 16: il racconto televisivo di un'eliminazione shock

Bentornati su Masterchef Analytics! Oggi discuteremo del 16° episodio della stagione n°11 di Masterchef Italia, che ha visto lo svolgimento della 4° prova in esterna dell'anno in quel di Milano. I concorrenti hanno cucinato per 35 membri della troupe della serie Sky "Blocco 181", con Salmo come protagonista.

Descrizione dell'episodio

Mime sceglie il menù di carne blu e cede il menù di pesce rosso a Christian, eletto capitano dell'altra squadra dalla giapponese. I concorrenti, in fila indiana, scelgono in quale team andare: i primi della fila (Federico, Lia, Elena e Nicky) decidono tutti di andare nei blu; quelli rimasti (Polone, Carmine, Tracy e Dalia) raggiungono Christian nei rossi. Con lo score di 22-13, la squadra blu trionfa e manda il team rosso al Pressure test, dove i concorrenti devono realizzare ben 12 pezzi di fritto in 4 round di 10 minuti ciascuno. Alla fine, a sorpresa, è Dalia a lasciare la cucina di Masterchef in 10° posizione.

Analisi dell'Editing e del Montaggio

Partiamo, come al solito, dalla tabella-confessionali dell'episodio (clicca qui per la legenda sul significato delle crocette):

Abbiamo un'altra sorpresa nell'assegnazione del titolo di protagonista della puntata: dopo la prima "tripletta" nella 15, questa volta abbiamo una "doppietta" tra i protagonisti della puntata. Come indica il numero di confessionali, i due "prescelti" per la 16 sono coloro che ne hanno collezionati di più, ovvero Christian e l'eliminata Dalia.

Cominciamo parlando di Christian: per il 20enne di Bosconero una doppia complessivamente molto positiva per il suo racconto e per lo sviluppo del suo personaggio. Capitano di una squadra che si è ritrovato (e non ha scelto), viene descritto come umile e collaborativo (da Dalia e Tracy) e poi tranquillo (da Carmine). Lui stesso ci dice che "è stato calato dall'alto" come capitano e quindi non vuole impartire ordini, ma collaborare con tutti i componenti della sua squadra. Nonostante la sconfitta, nessuna responsabilità sembra cadere sulle sue spalle. Nel pressure, viene dichiarato il migliore da Locatelli (assieme all'amico/nemico Carmine), che gli fa notare come, in questa prova, abbia lavorato bene su tre aspetti per lui ostici, come la velocità, la pressione e la manualità. In confessionale, Christian ci rivela: "non so perché, ma ultimamente riesco a cucinare FELICE". E' un racconto in costante crescita quello del piemontese: lo vediamo descritto come poco umile nel primo Skill test (episodio 8) per poi però mostrare di che pasta è fatto cucinando il miglior piatto dell'ultimo livello. Successivamente, torna ancora nella sfera della poca umiltà/invidia per Carmine (puntata 11), per poi sbocciare definitivamente come competitor e come personaggio in queste ultime due puntate. Al di là delle doti culinarie, abbiamo sempre notato il racconto personale attorno a Christian e i suoi progressi/limiti rispetto alla sua condizione di Asperger. Credo ci siano tutte le carte in regola per costruire un finalista con Christian, strada che secondo me ha preso più punti in questa ultima doppia rispetto a quelle di Federico e Lia.

Ma viriamo verso il momento topico di tutto Masterchef 11 finora: l'eliminazione di Dalia. Nonostante le mie analisi sull'editing, mai avrei potuto immaginare che Dalia ci lasciasse addirittura in decima posizione. Come mai? Il suo racconto è stato molto coerente fin dalle selezioni: una ragazza che ci appare come molto tecnica e capace ma un po' "robotica", faticante nel lasciarsi andare e far scoprire il suo lato più "umano". Nella 5 si conferma questa idea: è brava (vince l'Invention) ma è molto razionale, come la definisce la compagna di merende Elena. Nella 6 troviamo i primi sviluppi interessanti del suo personaggio: Dalia ha delle insicurezze, delle fragilità, che cerca però di mascherare per non apparire debole agli altri. Nel primo Skill test, troviamo una Dalia che comincia ad avere un po' di screzi con i giudici, perché non si sente capita. Definita "guerriera", scopriamo che questo suo carattere un po' chiuso deriva dal suo passato non semplice e dal suo rapporto conflittuale con la madre. E' una Dalia che viene sempre raccontata, e, anche quando non è al centro dell'episodio, si ricava il suo piccolo spazio per farsi scoprire un po' alla volta. Fino a questa mazzata... capite bene che un profilo del genere è tendenzialmente da finale? Chi viene raccontato così a tutto tondo, solitamente, ha come giustificazione l'arrivare in fondo, altrimenti non si "investe" così tanto in camera di montaggio su tale personaggio. Ma Dalia è stata indubbiamente un'eccezione, come non si vedeva da tempo: è come se gli editors ci abbiano raccontato apposta così tanto di Dalia per poi farci sorprendere (molto) di fronte a questa eliminazione, che forse nemmeno loro si aspettavano. Ben consapevoli del suo decimo posto, hanno deciso di costruire attorno a lei un personaggio molto sfaccettato, per poi lasciare la sua eliminazione "ingiustificata" e creare una reazione importante nel pubblico (reazione che c'è stata, sono stati bravi). L'eliminazione "shock" è uno strumento non nuovo a Masterchef: la prima che mi viene in mente è quella di Giulia Brandi in Masterchef 6. Anche lei mostrataci come un profilo completo, di cui conoscevamo pregi e difetti e indicata da tutti come capace e competente. Eppure, come Dalia, viene eliminata vicino alla top-10 (chiuse 9°) contro un personaggio che vedevamo sicuramente fuori prima di lei (allora fu Gabriele, qui Polone). Un'eliminazione inaspettata, raccontata bene, in entrambi i casi.
Di fatto, la puntata è costruita proprio attorno a questo momento topico: notiamo una Dalia molto positiva in esterna, concentrata nella preparazione e poi più "buffa e caciarona" nel rapporto col pubblico. Nel pressure, veniamo a scoprire il grande tallone di Achille della torinese: il fritto. Dalia appare sconsolata, ma ricordiamoci che ha vissuto una situazione simile nell'Invention della 13: per tutta la prova continuava a dire "andrò a casa" e poi è risultata vincitrice. Il pubblico è portato a pensare: sarà così anche oggi. Col procedere del pressure, però, capiamo che non è così: Dalia appare in seria difficoltà e continua a raccontarci che proprio oggi nulla funziona nella sua frittura. Alla fine, quando rimangono al patibolo lei e Polone, siamo portati a credere che ad andarsene sarà il romano, sia per lo storico nella competizione che per la prova in sé. Ma Locatelli svela su cosa hanno basato il loro giudizio: la forza di volontà, la "tigna". E qui Dalia soccombe, perché ne ha dimostrata meno dell'avversario (oltre che ad avere un set di fritti effettivamente peggiore). Dalia saluta in 10° posizione e non sorprende vedere un vero e proprio requiem alla fine della puntata, con praticamente tutti i concorrenti che dicono "quanto era brava" o "me la aspettavo in finale", facendoci immergere maggiormente nel sentimento di shock e facendo apparire l'eliminazione di Dalia come ancora più "ingiusta".

Detto questo, ci salutiamo qui per oggi. A breve, le predictions per la prossima doppia mentre, per le Analytics della 17 e della 18, dovrò farvi aspettare il weekend perché oggi proprio non riesco a finirle.
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