MASTERCHEF 11, EPISODIO 8, parte 2: una nuova rivalità, un villain edit in costruzione e due possibili vincitori
Eccoci tornati nella nostra Masterchef Analytics della puntata 8 dell'11° stagione, che andrà ad approfondire altri personaggi oltre a quelli messi in luce nella prima parte (cliccate qui per scoprire di chi parlo e per recuperare la prima parte nel caso in cui ve la siate persa). Siete pronti per la seconda parte? Cominciamo subito!
Analisi dell'editing e del montaggio, parte 2
Rimetto l'immagine contenente la tabella dei confessionali della puntata (se vi interessa la legenda usata, cliccate qui)
Riprenderei l'Analytics parlando di Polone, altro personaggio molto presente in questo episodio con ben 8 confessionali. Innanzitutto, metterei in luce il suo primo confessionale, che, pronti via, parla di Federico, giustificando la scelta di Mery di farlo iniziare nel terzo step: Polone dice, su per giù, che "se non ti crei delle amicizie, alla fine rimani da solo". Insomma, mi sembra che questa storyline Federico vs Polone non sia solo uno screzio passeggero della quinta puntata (clicca qui per rinfrescarti la memoria sulla 5), ma possa essere una storyline di lungo respiro, con magari uno scontro tra i due a determinare chi rimane e chi se ne va. Dopo l'insuccesso nel primo step dello ST, veniamo introdotti al duplice tratto di Polone, che si divide in "Polone positivo", ovvero la parte "buona e carina" e "Polone negativo", che è la parte ansiosa e carica di nervosismo. Alla fine, è la parte positiva a salvarlo, come sottolineato da Locatelli, che dice che "siamo fortunati quando c'è Polone Positivo". Quando sale in balconata, giusto per non farci dimenticare della sua rivalità con il dj italo-argentino, dice (in tono scherzoso) che ora "gli manca da eliminare Federico"... insomma, ne esce un Polone "sdoppiato", ma questo non ci rivela ancora molto della sua personalità, non ne fa ancora un personaggio "a tutto tondo". Il grande spazio di Polone per ora è nella sua storyline con Federico, di altro abbiamo poco sul 34enne di Anzio; e questo mi preoccupa sulla sua spendibilità nel corso della gara: quando si hanno così poche cartucce da sparare a livello di "essere presenti nell'edit", le possibilità di essere eliminati nel breve si moltiplicano. O ci saranno altri sviluppi nelle prossime 2 puntate oppure Polone sarà fuori dalla top-10, questa è la mia previsione.
A proposito di rivalità, sembra ne arrivi all'orizzonte un'altra: Tina e Lia potrebbero diventare le nuove Eleonora e Beatrice di MC3? Siamo ancora agli albori, ma dei piccoli ingredienti sono già stati posti affinché ci sia uno scontro futuro tra le due. In maniera del tutto casuale, dopo l'assaggio del piatto di Tina nel primo step, gli chef se ne escono con un paragono tra il suo piatto e quello di Lia e Mime: Tina e l'aspirante chef giapponese sono state in grado di usare bene la zucca, Lia no. In confessionale, Lia ribatte puntualizzando che "piuttosto che fare il piatto di Tina, mi tengo il mio e faccio il secondo step". Barbieri fa un complimento a Tina dichiarando che "gli obiettivi te li poni nel breve periodo mi piace". A chiudere il quadretto, veniamo intercettati da un confessionale di Tina che dice "Corbezzoli, son salva in balconata", lanciando una chiara e diretta frecciatina alla bancaria di Bardolino, che aveva chiamato il suo piatto proprio "Corbezzoli!". Il tutto sembra sinceramente montato ad hoc dalla sala editing, in previsione di una storyline che probabilmente ci seguirà per altri episodi. Lo scontro si chiude, nell'episodio, quando Lia sale in balconata dopo il successo della glassatura: Tina non la saluta (dichiarandosi coerente) e, in confessionale, Lia ci rivela che "Tina la odia proprio". La replica della commessa piacentina non si fa attendere: "Lia c'è ancora in gara, esiste?", beccandosi l'unico meno nella mia tabella-confessionali. Sinceramente è una dinamica che mi diverte per quanto sembri però forzatina al momento, vedremo cosa ci riserverà nelle prossime puntate.
Passiamo a Carmine, tornato tra i protagonisti dopo la 6 in cui non era emerso particolarmente. A seguito dell'assaggio del suo risotto nella prima prova, il giovane campano ci rivela che non era molto ispirato dagli ingredienti. Locatelli gli risponde: "non puoi permetterti di non essere ispirato, ci sono degli standard da rispettare. Devi tirare fuori il meglio con quello che hai". Un po' scosso, Carmine ci dice: "questo è il mio primo inciampo, mi rode il c**o, devo cacciare la grinta! Ho bisogno delle critiche per crescere". Insomma, dopo il brutto anatroccolo della 5, abbiamo un altro momento umanizzante per il 18enne di Montecorvino Pugliano, che si mostra nella sua prima debolezza nella gara come voglioso di crescere da qui, con molta umiltà. Il secondo momento da sottolineare per "Carmain" (soprannome datogli nella 7) avviene nell'assaggio del piatto con protagonista la glassatura di Nicki: Carmine appare preoccupato per l'amico e Locatelli interviene ricordandogli di "smettere di soffrire per gli altri, che magari diventi un FUORICLASSE". Subito dopo, veniamo intercettati da Carmine, che ci afferma che "ad alcuni voglio bene, anche per una questione di egoismo, poiché fanno stare bene anche me!". Il ritratto che ne esce è estremamente positivo per il giovane campano, che non è poi troppo presente nell'episodio (5 confessionali, di cui 3 narrativi e poco altro) ma che, nei pochi momenti in cui appare, viene sviluppato in maniera importante. Dal primo momento che ho sottolineato, notiamo la sua umiltà nell'imparare da un errore e nell'ascoltare le critiche , da cui trarne insegnamenti utili; tant'è che anche nell'arco dell'episodio vediamo i frutti del suo lavoro, in quanto si salva con un gran piatto alla prima occasione utile dopo l'iniziale errore nel risotto. Dal secondo momento, vi è la costruzione di un personaggio altruista, che si cura dei suoi compagni e vive le emozioni della classe. Sono tutti elementi che vanno a formare un perfetto pretendente per la vittoria finale, al momento con possibilità più alte di Dalia. Al pubblico di Masterchef piace un ragazzo giovane che si forma nella masterclass e cresce mentre il racconto avanza. Abbiamo casi eccellenti a cui la storia di Carmine si avvicina: Simone Scipioni e Valerio Braschi vi dicono qualcosa? Insomma, il winner edit sembra essersi messo in moto con lo studente campano, che ha serie probabilità di trionfare.
Passiamo a una persona che non avevo ancora avuto modo di analizzare nella mia rubrica: si tratta di Tracy, la cameriera di Verona che finalmente emerge nell'edit. A dire il vero, già nella 7 si era approfondita (ci torneremo con il mio articolo sulla puntata che arriverà) ma anche in questo Skill Test arriva un buon segnale. All'assaggio del suo risotto, Tracy, nell'intimità del confessionale, ci comunica che davanti ai giudici ha PAURA DI ESSERE SE' STESSA, si sente una "tartaruga che si ritira nel suo guscio". Dopo il suo volo in balconata, continua dicendo: "devo tirare fuori la testa, devono capire CHI E' TRACY". Successivamente, non ha molto spazio (evento normale, si è salvata dopo il primo step) ma questo piccolo assaggio ci racconta già molto di Tracy, una donna che si sente insicura di fronte al giudizio degli chef, ne è come intimorita; ma se trova la forza dentro di sé e la pone nei piatti, può "far uscire la testa" e dimostrare che lei può essere brava nel momento in cui si MOSTRA NELLA SUA VERA ESSENZA. Il messaggio di "esplorare il sé" per sbocciare è qualcosa che piace sempre molto a Masterchef in chiave percorso di lungo corso, perché mostra la fragilità iniziale per poi direzionarsi verso una storia di successo personale (bussare alle porte di Spyros o Stefano MC4 per ulteriori informazioni). Insomma, anche se è defilata rispetto a Dalia o Carmine, Tracy ha il potenziale, nell'edit, per andare lontano.
Volevo citare almeno una volta l'eliminata di puntata, la povera Rita, sotto esposta fin dalle selezioni. In questa puntata, come successo a Giulia nella 6, le viene concesso più spazio (9 confessionali) e conosciamo una Rita ansiosa e in panico, che fatica a controllarsi e proprio per questo viene eliminata. Diciamo che l'aria di una sua eliminazione precoce si respirava già dall'inizio.
Anche se ci sarebbe molto altro di cui parlare, decido di chiudere qui citando per ultimo Federico, il cui profilo si fa sempre più dirompente per un villain edit di lungo corso: questa puntata solidifica le sue possibilità in quella direzione e la tabella-confessionali ce lo indica. Il dj di Milano termina l'episodio con 6 confessionali, tutti di carattere narrativo. Cosa vuol dire? Che, escludendo la prima Mystery, Federico non ha avuto sostanzialmente momenti in cui approfondirsi, regalandoci in edit una figura di cui sappiamo pochissimo a livello personale. L'unica informazione arriva dai live cooking ed è la storia del figlio piccolo a cui si associa quella del padre che è emigrato dall'Argentina per la crisi. Non conosciamo però le emozioni di Federico nella masterclass, il suo punto di vista sulla gara è puramente narrativo nelle cose che fa lui e nella descrizione generale delle prove. Questo è un segnale di una personalità che non deve essere approfondita per non far connettere lo spettatore con tale personalità, in modo da rendere più facile un lavoro di edit da villain. Per ora, Federico percorre la strada di Gilberto MC8, senza (ancora) la parte più saccente/arrogante. Ma se continua così, teoricamente Federico potrebbe arrivare lontano, almeno in top-5 (uno storyarc alla Federica MC10, senza per ora la parte emotiva però).
Per questa puntata direi che è tutto, ci ritroviamo martedì alle 20 per l'appuntamento con l'Analytics sulla puntata 9! Nel frattempo, commentate qui sul sito oppure scrivetemi su Instagram (https://www.instagram.com/masterchef_analytics_/) o su Twitter (https://twitter.com/MCAnalysis12) la vostra opinione, sempre utile e apprezzata!
Alla prossima!💛
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