Eccoci ritrovati su Masterchef Analytics!
Oggi analizzeremo l'undicesimo episodio di MC12, che ha visto come protagonista il comfort food: nella mystery, i concorrenti hanno trovato diverse varietà di conserve, da abbinare a tre ingredienti da loro scelti; Ollivier stacca tutti e porta a casa il successo, battendo le altre due migliori Laura e Lavinia. Nell'invention, i 15 protagonisti dell'edizione devono reinventarsi un classico supplì: Bubu riesce a vincere, conquistando il secondo successo individuale; Ivana, Roberto e Sara sono proclamati i peggiori della prova e andranno direttamente al pressure test.
Dopo questa breve cronoistoria, andiamo alla ciccia, nell'analisi dell'edit!
Analisi dell'edit e del montaggio
Come di tradizione ormai, partiamo dando un occhio alla tabella Confessionali della puntata:
Stacca tutti, come presenza nell'episodio, Francesco S., a quota 14 confessionali. E' già la quarta volta nella stagione che il romano riesce ad andare in doppia cifra a livello di confessionali ottenuti. Questo è un indice di come il laziale sia una pedina fondamentale per gli editor in questa dodicesima edizione: Francesco è spesso il mezzo attraverso cui raccontare quello che succede nella masterclass; non solo a livello prettamente culinario (le "crocette" verdi, quindi spiegazioni piatti/commenti agli ospiti) ma, soprattutto, a livello di dinamiche che succedono nel gruppo di concorrenti; sentiamo spesso la sua opinione e il suo punto di vista sui "gruppi" formati e sulle singole personalità. E' sicuramente il narrator di questo MC12, con anche delle sfumature villain sul lato però bonario (ci torneremo nelle predictions).
All'inizio dell'episodio, riceve un bell'approfondimento riguardante la nonna, che l'ha cresciuto e ora non c'è più; Cannavacciuolo azzarda che Francesco si nasconda dietro alle battute e all'atteggiamento "caciarone"; e il romano conferma in confessionale, quando ci rivela che non gli piace aprirsi verso gli altri, preferisce "nascondere il suo mondo". Il laziale fa poi bene all'invention, confermando un andamento positivo sia a livello culinario che, soprattutto a livello di edit; andrà lontano il ragazzo.
Per la prima volta in stagione ci tengo a dedicare uno spazio a Ollivier: il manager di beni di lusso parmense ottiene (finalmente) un momento per brillare, grazie al suo super-piatto realizzato nella mystery; la sua ci viene fatta passare come una vittoria per distacco sui suoi competitor, con anche chef Barbieri che si lascia andare ("hai un grandissimo palato"). Ci intercetta anche un confessionale di Francesco S., che ci conferma che Ollivier "zitto zitto è l'uomo da battere".
Anche se ancora non sappiamo molto di lui rispetto a quanto conoscevamo già dalle selezioni, è chiaro che adesso Ollivier vada considerato come un contender per i posti che contano; è sicuramente un netto passo avanti rispetto alla "nebbia" in cui lo avevano lasciato nei precedenti episodi, ma ancora non me la sento di prevedere un suo ingresso nella fase finale della competizione; la prossima doppia sarà decisiva a riguardo.
Bene anche Laura, che dopo molte doppia di totale trasparenza (addirittura uno 0 nella casella confessionali della 6) riesce a costruirsi un discreto spazio all'interno della masterclass. Finisce tra i migliori nella mystery, incassando dei bei complimenti (sifone a parte) e si conferma nell'invention con un ottimo supplì. La romana non è un elemento su cui gli editor sembra vogliano investire per il futuro, ma è comunque piacevole vedere che almeno in questa doppia l'abbiano considerata (meritatamente, visti i buoni risultati nelle due prove).
Parlerei anche di Lavinia, nuovamente sul podio nella mystery (per la terza volta su quattro svolte). Abbiamo per lei un interessante sviluppo sul lato personale: la piemontese ci fa sapere che ha sempre vissuto la sua vita in maniera organizzata ("ho sempre studiato tutto ciò che c'era da fare"), ma adesso si sta "riprendendo i suoi 22 anni". Un po' meno positivo il riscontro nell'invention, dove Cannavacciuolo le fa notare che ha sempre gusti eleganti, però sul versante del "non ti sporchi mai (le mani, ndr)"; Lavinia conferma in confessionale: "sporcarmi le mani è difficile, sono proprio precisa e rompiballe". Sappiamo che a Masterchef lo "sporcarsi le mani" è qualcosa di molto importante: Andrea di MC5 era stato molto rimproverato di non farlo e Antonio di MC10 ci ha perso praticamente una stagione. E' un commento che mi ha lasciato un po' perplesso rispetto alla risalita fin qui ottima di Lavinia: potrebbe essere un segnale sulla via contraria?
Chiudo la mia analisi citando Hue, che ottiene un grande spazio in puntata: non solo per il siparietto a sfondo calcistico con il mentore Cannavacciuolo, ma soprattutto per il suo racconto emotivo su cui l'edit si sta molto spendendo. Dopo aver fatto (per sbaglio) cadere e rompere alcuni vasetti nella mystery, veniamo subito intercettati da un suo confessionale in cui si sminuisce ("non sono brava come i miei compagni, non riesco a fare nulla bene"). Anche nel colloquio con chef Antonino ammette di essere "cretina"; lo chef partenopeo la consola e la sprona: "tu non lo sei! Ho conosciuto una Hue positiva, allega, determinata e FORTE!". Conclude l'episodio con un ottimo piatto all'invention.
Hue è indubbiamente il centro emotivo della stagione, con un racconto fin qui complesso e strutturato: sappiamo già tanto di lei e queste informazioni sono state ben "spalmate" nel corso degli episodi, facendo risultare il racconto come equilibrato e omogeneo.
Per oggi è tutto! A domani con la prossima Analytics e a giovedì con live reaction e predictions!
Au revoir!💕
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