Dopo alcuni mesi di vacanza, siamo tornati!❤
Masterchef Analytics si è preso una (lunga) pausa ma torna con una rubrica nuova di zecca: vi presento il primo episodio di "Prototipi", in cui analizzerò le classi di personaggi più frequenti che si trovano in Masterchef.
Cosa si intende per "classi di personaggi"? Con questa definizione, si identifica un insieme di concorrenti della storia del programma che hanno delle caratteristiche simili, che siano di età, di professione o di sesso. Il senso di tale rubrica è provare a capire se ci può essere un filone seguito dagli editors nel costruire le storylines di alcune classi e, quindi, se ci sono evoluzioni nel corso degli anni per quanto riguarda il racconto di un determinato gruppo.
Ho deciso di cominciare questo percorso analizzando una delle figure maggiormente presenti nel programma e che secondo me simboleggia la cucina italiana: parleremo dell'evoluzione della CASALINGA a Masterchef Italia.
Il criterio che ho scelto per definire "casalinga/o" ed inserire tale concorrente nella mia rubrica è piuttosto semplice: ho selezionato tutti coloro che avevano questo "titolo" sotto (o di fianco nel caso di Wikipedia) il loro nome e la loro età nel programma. Ovviamente il significato di "casalinga/o" può essere molto ampio, ma per restringere il campo e non inserire troppe opzioni ho deciso di fare in questo modo, così da avere meno confusione nella ricerca dati.
La parte più complicata di questa rubrica sarà proprio la raccolta dati: dovendo rivedere il percorso di diversi concorrenti inseriti in diverse stagioni e con diverse lunghezze di percorso, il tempo che ci metto per raccogliere le parti che mi interessano è davvero tanto. Quindi, mi scuserete in partenza se sarà una rubrica "diluita" come mi piace definirla, nel senso che ora che escano tutti gli articoli ci vorrà un bel po' di tempo: ma sono certo che mi seguirete con attenzione e impegno (e anche tanta pazienza, come sempre😂)!
Direi che con le premesse possiamo chiuderla qui (se no finiamo a Dicembre): entriamo nella nostra prima puntata di questa rubrica e addentriamoci nel mondo casalingo di Masterchef, scoprendo la sua evoluzione nel corso di questo decennio.
Sono ben 14 i concorrenti che ho individuato nelle 11 stagioni andate in onda finora che rispecchiano la definizione sopra data di "casalinga": opto per il femminile perché la prevalenza di concorrenti sotto questa egida sono donne, ben 13 su 14; unica eccezione è il buon Daniele Cui di MC6, che infatti più volte viene sottolineato nella sua stagione sia un "casalingo". C'è almeno una casalinga in ogni stagione di Masterchef, eccezion fatta per MC10 che non ne presenta alcuna.
Partiamo dagli albori: l'anno è il 2011, su Cielo (in chiaro!) va in onda la prima stagione italiana di Masterchef, format che in tutto il mondo funziona benissimo e che si sperimenta in un paese dove la cucina è una questione nazionale di prim'ordine. Ricordiamoci, è la prima stagione: di conseguenza, i concorrenti che andavano a parteciparvi non potevano sapere esattamente cosa c'era in serbo per loro. Il cast è composto da diverse anime dell'Italia: abbiamo un sergente dell'aeronautica, tre studenti universitari e due impiegati per citarne solo alcuni. Ma, soprattutto, ci sono due casalinghe, Ilenia Bazzacco e Imma (da Immacolata) Gargiulo. E' ovvio che nel primo cast della storia dell'edizione italiana di Masterchef non potesse mancare la rappresentanza della "donna di casa" nell'accezione più nobile dell'espressione: la persona che si occupa con passione della casa, della famiglia e che si diletta in cucina, preparando dei piatti definibili proprio "casalinghi", quindi con ingredienti semplici, ricette antiche e tramandate e impiattamenti non propriamente gourmet. Ricordiamoci una cosa ben precisa: questa stagione racconta uno spaccato dell'Italia del 2011, oramai ben 11 anni addietro; dire che una casalinga si occupava di casa, famiglia e cucina era qualcosa di molto comune e rappresentava sicuramente tanti italiani in quel preciso momento. E' chiaro, dunque, che la presenza di Imma e Ilenia sia quasi scontata in una competizione di cucina per cuochi amatoriali: chi meglio di chi cucina tutti i giorni per la propria famiglia può rappresentare fedelmente qualcuno che ama cucinare con passione? Imma e Ilenia sono definite sì come casalinghe, ma affrontano la cucina con due modalità praticamente opposte: da un lato abbiamo la sorrentina Imma, dagli scoppiettanti ricci rosso fuoco e dallo stile culinario che punta sull'inventiva e sull'abbinare la tradizione (prevalentemente campana) con l'innovazione; dall'altra parte c'è Ilenia, donna del piccolo paesino del nord-est che ha una cucina più tradizionalista dai sapori profondi e influenzata dai suoi prodotti veneti.
Il percorso di Imma: dopo una commovente selezione, all'interno della masterclass esprime fin da subito la sua emotività; dopo il secondo invention sulla frutta secca dice: "sono una persona molto emotiva, tutte le emozioni cerco di tirarle fuori e mi viene da piangere; questo mi aiuta a scaricare, nel bene e nel male". Il primo momento in cui Imma è veramente protagonista è quello dell'esterna allo stadio Marassi di Genova, dove le brigate dovevano cucinare per due squadre di bambini-calciatori: viene eletta capitana tra i non scelti e applica una strategia molto particolare; infatti, Imma decide di diventare la "mamma" dei componenti della squadra, lasciando i suoi "bambini liberi di prendere le cose e giocarci, col cuore". Proprio questa strategia porterà al successo il team rosso guidato dalla rossa, mettendola in luce come un capitano lucido e capace. Nell'episodio successivo, vince la sua prima prova individuale nella mystery box rossa (dove, visti i capelli, si ritrova perfettamente); leggendaria è poi la sua seconda vittoria individuale: nella prova degli ingredienti portati da Ricky Tognazzi, la sorrentina prepara il famoso "SESSO, CHEF!" che al meglio interpreta la storia di Ugo Tognazzi; qui emerge il lato più piccante della "femmena" come direbbe Imma, capace di far rivivere gli umori dell'amore, con i "profumi e i sapori giusti". Dopo esserci stata mostrata in chiave piuttosto positiva, con le sue doti messe spesso in evidenza, dalla puntata 17 cominciano ad arrivare le prime crepe al suo edit: termina tra i peggiori all'invention dopo non aver trattato al meglio la rana (il suo titolo al piatto "Dadaumpà", omaggio alle Kessler e come gli altri suoi titoli, stravagante, non lascia di buon umore Cracco), per poi riprendersi lievemente col successo alla mystery dei carrelli (con quello proteico dello sportivo) e poi cadere definitivamente nella top-4 sotto i colpi del burro d'arachidi e della conterranea Luisa. Nella presentazione prima di entrare nella masterclass nella puntata della top-4, ci viene presentata come: "Casalinga di Sorrento emotiva e passionale, ha colpito per fantasia e rielaborazione della cucina tradizionale"
Percorso di Ilenia: entra addirittura senza che ci venga mostrata la sua selezione, una follia per una finalista a pensarci oggi. Parte subito forte con il successo nel secondo invention: il suo piatto, "La domenica con sorpresa", le fa guadagnare dei bei complimenti dai giudici, tra cui il fatto di essere "una brava mamma" per far trovare delle sorprese ai figli nei suoi piatti. La voce narrante fuori campo, prima del suo piatto di pasta fresca, ci dice: "Ilenia è una casalinga: il suo piatto porterà il buon umore in cucina?"; l'edit non ci vuole confondere: Ilenia è una casalinga e questa dev'essere la sua peculiarità in questa stagione. Tuttavia, man mano che si avanza nel percorso, Ilenia ha chiaro un obiettivo: evolversi; ce lo dice direttamente nella mystery sul polpo: "voglio togliermi l'etichetta della casalinga"; nel breve, non ha effetti positivi: perde rovinosamente l'esterna di Genova, in cui viene incolpata di non aver capito il target di bambini che aveva davanti e poi si perde nel pressure sul purè, dove rischia di uscire. Più avanti, nella top-7, esce fuori l'Ilenia che non ti aspetti: "Masterchef è stata la mia follia: non ho mai avuto il coraggio di compierne una, ma questo può portarmi alla felicità; un po' di egoismo ci vuole"; nell'esterna successiva, è la vera protagonista dell'episodio: doma, con grinta e carattere, il cavallo pazzo Federico e porta il suo team alla vittoria; successivamente, Ilenia vince di classe l'esterna nel suo Veneto, nonostante la pressione di giocare in casa; sembra un percorso in discesa per la casalinga di Asolo, che nella mystery dei carrelli pesca il single: è una sfida per lei, moglie e mamma, ma anche questo ostacolo "aiuta a prendere molta forza e autostima". All'ingresso della masterclass nella puntata della top-4, viene descritta come "Casalinga con la passione per la cucina: il suo sogno è di liberarsi dalla sua immagine di donna di casa e di far capire ai giudici che è degna dell’alta cucina che loro rappresentano"; vince il suo secondo invention con il burro d'arachidi, intitolando il piatto, poeticamente, "Senza Paura". Arriva con fatica in top-3 (dopo un pressure in cui sbaglia completamente un suo cavallo di battaglia, la carbonara), dove cede il passo a Luisa nell'Invention Race con una drammatica "caduta del sughetto di pesce" causata dalla distrazione dei parenti in balconata.
Scontro e considerazioni: nell'episodio 22, con Imma al duello per via della sua pessima performance con il burro di arachidi e Ilenia rabbiosa per il flop delle tre paste nel pressure con Spyros, c'è lo scontro tra le due casalinghe. Due persone raggruppate nella stessa categoria ma contrapposte nella cucina: lo abbiamo già detto, Ilenia la tradizionalista contro Imma l'innovatrice; eppure, in questo duello dove erano chiamate a preparare una tartare di carne, le due si "scambiano" di ideale culinario: Imma prepara una classica tartare all'uovo che non convince mentre Ilenia rischia e viene premiata, passando la prova e, di fatto, vincendo la competizione interna alla stagione tra le casalinghe. Imma giunge 4° e Ilenia termina 3°: due posizioni ragguardevoli su 18 partecipanti, due casalinghe diverse che sono indubbiamente due protagoniste di ferro di questa prima stagione. L'esordio di Masterchef Italia, estremamente positivo (anche in termini di ascolti complessivi), innalza la figura della casalinga di casa a cuoca provetta, capace di uscire dalla propria confort zone (Ilenia) o di raccontare tante storie creative con i suoi piatti (Imma). La casalinga esce rinvigorita da questa edizione, come un pezzo centrale della cucina amatoriale italiana.
2012. Seconda edizione di Masterchef: visto il successo riscosso dalla prima stagione, il programma si sposta su Sky Uno (a pagamento). Inizia da qui l'epoca d'oro del format, che grazie a personaggi carismatici come l'avvocato Tiziana e Maurizio e a episodi dramafilled come l'oil-gate e i lanci di piatti di Bastianich porta Masterchef a un pubblico sempre più ampio. Nel cast di Masterchef 2 compaiono nuovamente due casalinghe: Paola Galloni e Daiana Cecconi; cognomi che fanno rima, stili di cucina che non potrebbero essere più differenti: da una parte la milanese d'acciaio Paola, che ama uno stile di cucino sano e semplice; dall'altra parte, la toscana verace Daiana, che cucina piatti abbondanti (vista la famiglia "abbondante" che ci viene presentata) e della tradizione.
Percorso di Paola: dopo una selezione in cui convince, Paola entra nella classe di Masterchef e finisce tra i migliori nella seconda mystery, con un "piatto da ristorante". La critica che le viene mossa (e l'accompagnerà per il resto della sua permanenza) è il non averci messo il suo "io"; nella prima esterna a Milano è protagonista: viene eletta capitano dai rossi non-scelti e guida la brigata con simpatia ma anche fermezza, non riuscendo però a condurli alla vittoria; continua il buon momento con il secondo piazzamento tra i migliori nella mystery afrodisiaca, ricevendo critiche dai compagni per la troppa semplicità dei suoi piatti. All'esterna del golf-club, è ancora nominata capitana dai non-scelti e, nonostante ancora si dimostri un capo rispettato e capace, condanna i suoi al pressure. Da questo punto, il percorso di Paola comincia a prendere una piega negativa: nella mystery "furto" viene incolpata di essere "schiscia", cioè di colpire chi è già in difficoltà (come Tiziana, i giudici sostengono) e, nonostante finisca ancora tra i migliori con una tartare di cernia, viene criticata per non trasmettere sé stessa in ciò che fa. Dopo un'altra strigliata ricevuta nell'invention ("non sei motivata" le dice Barbieri), si becca un'altra frecciatina nel pressure sul salmone da spinare e cuocere: Bastianich la accusa di aver "dato il minimo" nella prova; Paola comincia a risentirsi di questi commenti, che continuano imperterriti ad arrivare anche nelle prove successive: Barbieri la rimprovera, dicendole che sembra non le interessi nulla della competizione (e aggiunge: "Masterchef non si fa per noia, ma per passione"). Sembra ci vogliano far passare il messaggio che Paola sia la "classica" milanese (di allora) che mangia sushi e va nei ristoranti a mangiare, senza sporcarsi le mani tra i fornelli più di tanto; il destino di Paola viene segnato da Andrea, che la spedisce al duello prima della prova in esterno ad alta quota... a breve il finale della storia.
Percorso di Daiana: la sua selezione è un miscuglio di diverse emozioni; il suo lampredotto non convince e abbiamo la tipica scena strappalacrime da Masterchef in cui entrano in gioco i parenti (in questo caso però i due compagni, iconic) e il grembiule viene dato con la frase "è un atto di amore" da parte di Cracco. L'inizio di Daiana nella masterclass è un po' traumatico: finisce tra i peggiori al primo invention nella prova dei fagioli (viene chiamata tra i peggiori con Carlone che le dice: "non ci aspettavamo che una donna di casa che cucina per la sua famiglia sbagliasse così tanto") e poi viene mandata al pressure aggratis da Nicola nella prima esterna in Sardegna, in quanto viene vista come poco dinamica e motivata; dopo essere sopravvissuta con tenacia, la concorrente toscana centra il primo piazzamento tra i migliori nella mystery mare&monti, in cui le viene detto che "ha smesso di cucinare come una casalinga e ha cominciato a fare piatti da ristorante", oltreché aver dato una lezione di umiltà a tutti. Ha poi un momento difficile nel pressure sul pesto, salsa teoricamente casalinga che dovrebbe saper fare alla perfezione: le fanno credere di essere eliminata dopo aver salvato la sua metà nella gara, Suien, ma viene poi salvata anche lei. Sopravvive ancora ad altri pressure e finisce tra i migliori nella prova delle cotture (col bollito) e poi in quella del piccione; termina il suo percorso al sesto posto, eliminata nel duello da Ivan.
Scontro e considerazioni: come successo nella 1° edizione, anche nella 2° le due casalinghe della competizione arrivano allo scontro dentro/fuori del duello; dopo essere stata spedita da Andrea al patibolo, Paola si ritrova dall'altra parte Daiana, perdente del pressure sulle pesate degli ingredienti. La prova è fare le chiacchiere fritte: Daiana parte con un netto vantaggio, visto che è un piatto nelle sue corde. Paola si trova da subito in difficoltà estrema a tirare la sfoglia e cede il passo con un Barbieri sadicamente soddisfatto; lo scontro era tra due cuoche agli antipodi, come ricordatoci da Maurizio: "grandi classici della cucina casalinga contro il minimalismo gastronomico". In sintesi estrema, sono i due lati della casalinga rappresentati da Daiana e Paola, diverse sfumature della stessa figura. Rispetto alla prima stagione, il ruolo della casalinga appare un po' ridimensionato: a differenza di Ilenia e Imma, colonne portanti sia emotive che a livello culinario della prima edizione, le due concorrenti di MC2 non sono al centro delle vicende e fungono da "contorno" a quella che sarà la top-5 della stagione; anche se sono un "contorno sostanzioso", nel senso che abbiamo un bel racconto delle due personalità, anche con delle sfaccettature ironiche e divertenti. Insomma, nei primi due anni, pur con gradazioni diverse, la casalinga rimane una figura molto significativa all'interno della cucina di Masterchef.
La terza stagione (2013/4) rappresenta un importante ridimensionamento del ruolo della casalinga nella storia di Masterchef: come nelle precedenti due edizioni, abbiamo lo stesso numero di casalinghe presenti, due. Una delle due probabilmente non vi dirà nulla: è Haeri Youn, italo-coreana che esce in 19° posizione nel primo invention ricevendo uno spazio nullo nell'edit; l'altra è Ludovica Baiocco, di Montecosaro (come Simone di MC7), di cui non ci viene raccontato molto personalmente; la marchigiana verrà impiegata soprattutto per essere il contraltare di Rachida nella sua prima parte di racconto, opponendosi in molte occasioni alla sarta superstar di MC3; oltre a questo, c'è poco da dire anche su Ludovica. Rispetto alle prime due stagioni, abbiamo un passo indietro importante sul ruolo della casalinga: in questa stagione non sono nemmeno "contorni", quanto granelli di sabbia in una spiaggia, impercettibili rispetto al tema proposto nell'articolo. E' probabile che con un Masterchef ormai piuttosto "celebre" tra il pubblico (non ancora main-stream), gli editors abbiano deciso di puntare su altre storylines e su altri tipi di personaggi (vedi Federico, Rachida o Enrica per citarne solo alcuni).
La quarta stagione, andata in onda tra il 2014 e il 2015, vede la presenza nuovamente di due casalinghe: si tratta di Federica Fiocchetti e Silvana Amodeo.
Percorso di Federica: la bresciana mostra fin da subito una buona dosa di carattere, facendosi spesso sentire nei confessionali sia in maniera simpatica che con qualche commento pungente rivolto ai suoi colleghi. Dopo un inizio un po' sottotono nelle prove, emerge nella mystery sull'ingrediente fritto, facendo "esplodere le papille gustative" ai giudici; fallisce, però, nel successivo invention con Matt Preston, che tuttavia le riconosce una passione e un tentativo di esprimere un'emozione tramite la cucina. L'episodio 11 rappresenta indubbiamente il suo migliore nella serie: arriva tra i migliori alla mystery con la spesa di Valentina ("acerrima" nemica), permette a Nicolò di vincere la prova con la sua generosa spesa e poi ottiene il suo primo successo all'invention delle torte nuziali con il temibile Mr Iginio Massari. Sembra tutto indirizzato per avere una Federica top-contender per il titolo, ma l'episodio 12 le dà un bel colpo a livello di edit: partita con l'idea di "rimettere a posto le carte" della cucina con le sue scelte nella composizione delle squadre, risulta alla fine perdente per colpa della sua direttiva di lasciare i semini del passion fruit nell'insalata di frutta. Da questo punto, il suo percorso prende una piega non troppo felice: si salva per il rotto della cuffia nel successivo invention, finisce tra i peggiori nella staffetta con Filippo e viene ripresa da Barbieri nell'invention della triglia Cannavacciuoliana per aver fatto "la furbettina del quartiere" (= cercare di copiare dall'avvantaggiata Arianna) e la "fenomena". Di fatto, i suoi unici riferimenti all'essere casalinga arrivano nel finale della sua esperienza: dice di voler fare qualcosa di "casalingo" nell'esterna in campeggio per colpire i giudici (idea che porta i rossi di Federica alla vittoria); nella sua ultima prova, l'invention sui volatili, le viene affidata da Stefano la faraona (perché "penso che nelle cose semplici si perda" dice il futuro vincitore), che la condanna all'eliminazione in 7° posizione; nel corso della preparazione, dice che la sua idea è "servire un piatto di casa ma servito come se fosse da ristorante".
Percorso di Silvana: la sua selezione, tra tutte quelle di questo articolo, è quella che fin da subito racconta meglio il mondo casalingo di Silvana da Bitonto; la pugliese ci racconta che il "brava" arriva solo dalle mura domestiche e che si è stufata di ricevere questa approvazione solo da parenti e amici; prima commessa, lascia il lavoro per occuparsi dei figli e della casa. Da quel momento, Silvana si dedica ai fornelli e rivela di avere una "scarsa attrezzatura da cucina" e, che per venire a Masterchef, ha fatto un "investimento economico" prendendo dei nuovi strumenti. Riceve tre sì convinti e, dopo aver indossato il grembiule, ci confida poeticamente che sta "cominciando a uscire dalla porta di casa". Già nella prima mystery, Silvana mette in chiaro che si vuole distaccare dalla figura della casalinga di Bitonto, perché se "dovevo rimanere una casalinga stavo a casa" ci dice. La mystery è un disastro (piange e ci manifesta la sua insoddisfazione rispetto al piatto) ma l'invention è già una rinascita, con un piatto che la porta al secondo posto, a un passo dal successo andato al Conte; dopo il buon risultato, conferma che questa è la direzione giusta, ovvero quella di distaccarsi dalla cucina di casa. Anche nel successivo invention, sulle cozze (che sente sue), Silvana fa una buona impressione e dimostra agli chef che "non è solo una casalinga". Nella mystery sul fritto, va in crisi perché non conosce tre ingredienti, mentre dopo, in un interessante colloquio con Cracco, rivela che quella di Masterchef dev'essere una "lunga pausa per staccare dalla monotonia di casa"; nel pressure sull'asta, cucina la ricetta migliore col polpo, con Bastianich che la elogia: "la casalinga di Bitonto ha dimostrato di avere più testa di tutti con un piatto che va bene in tutte le situazioni". L'avventura di Silvana si chiude nel sanguinoso duello con Maria dopo l'esterna sulla moda milanese, dove la pugliese soccombe in 12° posizione; nel saluto finale, i giudici le fanno notare che non tornerà più a casa da semplice casalinga ma ritornerà a testa alta da ottima cuoca.
Considerazioni: le due casalinghe di MC4, in senso diverso, rappresentano due novità nel racconto di questo tipo di storyline; Federica è la prima di questa lista a ricevere anche delle note negative/"acidine" nel suo storyarc, che non è molto focalizzato nel suo essere casalinga, se non verso la fine quando serve quasi per giustificare la sua eliminazione dopo essere andata molto bene fino a metà gara. Il racconto di Silvana, seppur un po' monodimensionale, è quello che forse descrive meglio il suo "essere casalinga" all'interno della gara: sapendo così tanti elementi di lei fin dall'inizio, seguiamo la sua evoluzione nella cucina di Masterchef, che la porta a molti alti ma anche a diversi bassi; alla fine, la pugliese ne esce come un personaggio piuttosto ben raccontato, pur essendo uscita anche relativamente presto dalla competizione. Dopo MC3, in cui la figura della casalinga sembrava scomparsa dai radar, MC4 la riporta al centro con due racconti dalle dinamiche innovative rispetto a quelle viste nelle prime edizioni. La casalinga si evolve sia verso un personaggio non a tutti i costi "buono" e un po' "peperino" con Federica (su questo anche Paola di MC2 aveva già segnato un tracciato) che verso un personaggio molto verace ma da un racconto più incentrato sull'evoluzione della donna di casa con Silvana.
Masterchef 5 vede solo una casalinga ai nastri di partenza: si tratta di Sabina Babura, concorrente di origine albanese che ci racconta il suo difficile approdo in Italia nella sua selezione; è una mamma single con una bambina piccola e "si è stancata di stare a casa tutto il giorno a far da mangiare". Viene mostrata sempre insicura e impaurita, ma alla fine entra nella masterclass (per ultima). All'interno della classe, finisce subito tra i peggiori all'invention sul coniglio, rimanendo molto delusa di sé stessa; su spinta di Cracco, i giudici la salvano dal pressure (a cui va Marzia) e la fanno partecipare all'esterna perché vedono qualcosa in lei; vince l'esterna coi rossi, per poi soccombere nel secondo invention sul piatto imperfetto; poco presente, il suo racconto non ha granché a vedere col fatto che sia una casalinga, se non con qualche saltuario intervento degli chef sulla figlia;
A Masterchef 6, c'è la novità: Daniele Cui entra nella masterclass come il primo "casalingo" della storia del programma; quando si dice abbattere gli stereotipi di genere! Scherzi a parte, qui il ruolo del "casalingo" viene visto con una certa malizia dai giudici durante le selzioni, in quanto interpretano lo stare a casa di Daniele come una condizione di "comodo" ("tanto lavora tua moglie" dice Bastianich). Daniele ci rivela che non è facile stare nella sua condizione, pur trovandosi bene con le faccende di casa. Il suo percorso a MC è un po' anonimo: non riesce mai a vincere una prova o a essere tra i migliori; Barbieri gli consiglia di pensare alla moglie quando cucina, per mettere un po' più di amore nei piatti, perché "la mano ce l'hai anche" gli ricorda Chef Bruno. Tutti i riferimenti al suo essere "casalingo" sono più sullo scherzoso-andante invece che un aiuto per costruire uno storyarc su quello; di fatto, Daniele viene poi leggermente "villainizzato" con il disastroso "carni a contorno", che precede di poco la sua uscita in 12° piazza.
Masterchef 7 e Masterchef 8 vedono la presenza di due casalinghe che lasceranno poco alle due edizioni: a MC7 c'è Tiziana Sassi, "passionale casalinga di Bergamo" come viene definita, che terminerà come la seconda eliminata senza grandi riferimenti all'essere casalinga se non quello alle selezioni, dove Barbieri le dice che la vuole vedere "più creativa e meno casalinga" (la Kluggman, invece, afferma che vede la donna che cucina con amore per gli altri, ma vorrebbe vederla cucinare per sé). A MC8 abbiamo invece Caterina Gualdi, mostrataci come timida e in difficoltà a parlare e che, però, non avrà nessun riferimento all'essere una casalinga; esce in 19° piazza, venendo usata più come comic relief che altro.
Abbiamo visto ben 4 edizioni (da MC5 a MC8) dove il peso della casalinga nel racconto di Masterchef sembra essersi nettamente affievolito: dopo 3 stagioni in cui le casalinghe erano state molto influenti nei vari storyarchs, in queste 4 edizioni appaiono come personaggi di poco conto, alcuni usati come "divertenti distrazioni", altri senza alcun riferimento all'essere casalinghe/i.
Dopo questo momento di appannamento, Annamaria Magi di MC9 riporta la casalinga al centro delle dinamiche del programma: la frizzante leccese si presenta con i figli al seguito alle selezioni, rivelando di come si senta "oppressa" da loro (nonostante l'amore infinito) e facendoci capire che Masterchef potrebbe rappresentare proprio l'occasione da sfruttare per "liberarsi" per un po' dalla famiglia. Nella masterclass, appare secondo i giudici troppo impostata e imbronciata, infatti la spronano a essere più rilassata e sorridente: pian piano, Annamaria riesce a migliorare e a cucinare con più "relax", conseguendo buoni risultati in diverse prove. Tra i suoi momenti migliori, segnalo l'esterna di Vico, dove viene scelta da Maria Teresa come la capitana avversaria perché vista come poco avvezza ai ruoli di leadership; Luciano viene in soccorso della pugliese, che definisce come "una donna con le palle, perché è mamma " e, alla fine, la squadra rossa di Annamaria risulta vincente, con complimenti a pioggia per lei da parte dei giudici ("hai dato una lezione di umiltà, sei stata sottovalutata"). Un altro bell'episodio per la concorrente di Lecce è il 13: nella mystery in coppia, si spartisce gli ingredienti con Davide e termina tra i migliori con le animelle, ricevendo un dolce abbraccio da Cannavacciuolo, che le chiede se ha un "topolino" tra i capelli ad aiutarla. Nel pressure successivo, esce di scena, facendo commuovere tutti: "sei stata serena e distaccata, ma ci hai portato piatti sempre gustosi. Hai insegnato tanto a quei ragazzi: che uno si deve mettere sempre in gioco, che non si smette mai di imparare e crescere", queste le parole di commiato per Annamaria, che chiude 12°, rimettendo al centro la casalinga in un'edizione di Masterchef a 5 anni dall'ultima volta. Vengono segnalati solo aspetti positivi per Annamaria, mostrataci come un po' rude ma di gran cuore e umiltà, capace di ottime cose e di ottimi sapori con alle spalle la grande tradizione della cucina casalinga.
Nell'ultima edizione cronologicamente andata in onda (MC11), dopo un anno di assenza, torna protagonista la casalinga a Masterchef: Elena Morlacchi, da Ravenna, si mette sin da subito in luce con la sua selezione per essere la "casalinga viaggiatrice", colei che a 55 anni vuole intraprendere un'altra avventura, con un po' di paura ma tanta voglia di fare. Parte fortissima con la clamorosa tripletta tra episodio 5 e 6, in cui vince tutto ciò che c'è da vincere; conosciamo tutto lo spettro emotivo di Elena, che diviene il centro emotivo della stagione. Alla fine, la favola di Elena terminerà in 7° posizione, dopo essere stata messa un po' da parte nella seconda parte della stagione; tuttavia, la sua storia "rinfresca" la figura della casalinga a Masterchef, togliendo lo stereotipo ormai superato della donna (o mamma) di casa che cucina per la famiglia e vuole evadere da questo; Elena è un'avventuriera, che va fuori dalla sua confort zone per esplorare nuovi territori e provare nuove emozioni; in fondo, la casalinga si può leggere anche così, con orizzonti più ampi.
Per chiudere la nostra LUNGA riflessione: la casalinga del 2011 e quella del 2022 non possono essere, per forza di cose, due personaggi comparabili; 11 anni sono un'enormità e, in questo periodo, anche la definizione stessa di "casalinga" si è molto ampliata; gli ultimi due esempi di casalinga, Annamaria ed Elena, sono significativi a farci capire come questa figura, così legata a un'idea molto antica della nostra cultura, abbia la possibiltà di avere degli sviluppi tali nella sua evoluzione da farcela diventare interessante, senza essere stucchevole e ripetitiva.
Se siete arrivati fino qui, grazie per aver tenuto così duro😂! Mi è uscito un po' lungo, ma spero di non avervi annoiato. Se avete piacere, lasciate un commento e seguite tutti i social di Masterchef Analytics (Instagram e Twitter). Vi aspetto per l'inizio di MC11 in chiaro su TV8 (tenete d'occhio Instagram👀) e per il prosieguo di questa rubrica!
Au revoir💗
Interessantissima analisi! Pensi che questa evoluzione sia voluta dal programma oppure è semplicemente una conseguenza dei periodo in cui viviamo? Penso che meriteresti mooolto più seguito :)
RispondiEliminaGrazie mille per i complimenti, sei davvero molto gentile!!!
EliminaIo credi che in parte si sia evoluta proprio la figura della casalinga in Italia, dal 2011 è passata tanta acqua sotto i ponti; anche la camera di montaggio, però, non è rimasta inerme di fronte a questo cambiamento "esterno" e l'ha ben traslato nelle edizioni più recenti (Annamaria secondo me rimane la meglio raccontata di tutti i casi visti). Appena finisce questa stagione sto studiando già il prossimo "prototipi", stay tuned! =)