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MASTERCHEF 12, EP.5: la prima Analytics senza Chef Bruno ma con molti spunti dall'edit

Buon anno e ben tornati su Masterchef Analytics!

Oggi andremo ad analizzare il primo episodio di Masterchef 12 che si è svolto in masterclass (finalmente!). Si inizia subito con una golden mystery a tema cacao (con ospite Iginio), vinta da ben 9(!) concorrenti per poi dirigersi verso un invention su pomodoro e pane che vede Luciana trionfare e Lavinia essere dichiarata la peggiore, finendo direttamente al pressure test.

Golden Mystery: va bene avere tanti vincitori per una singola prova?

Prima di addentrarci nella classica analytics, vorrei soffermarmi su questa prima golden mystery box. Devo dire che iniziare con una golden invece che con una mystery tradizionale non è stata una scelta che ho molto apprezzato: è la seconda volta, nella storia dell'edizione italiana, che non si comincia con 3 migliori all'assaggio; l'unico precedente era stato MC8, dove c'erano stati ben 8 migliori, ma un solo vincitore (Salvatore). Questa volta ci sono stati 11 migliori (più della metà della classe!) e 9 persone dichiarate salve, quindi vincitrici della prova.

L'introduzione della golden mystery lo scorso anno era stata una mossa azzeccata a mio parere: ce ne erano state 3 totali, con molti meno vincitori però; 7 migliori di cui quattro vincitori nella prima in assoluto dell'episodio 7 (su 19 concorrenti). 6 migliori di cui 5 vincitori nella seconda all'episodio 13 (su 13 concorrenti totali) e 3 migliori nell'ultima in top-7, vinta esclusivamente da Lia. 

Considero fin troppo confusionario, alla prima chance che abbiamo di vedere i concorrenti all'opera, chiamarne metà all'assaggio; la mystery è il primo "trampolino" che si ha per dimostrare che si vale più della maggior parte degli altri. Nominare così tanti vincitori per una prova toglie, secondo me, un po' di valore al momento vittorioso; non che i concorrenti non se la meritino, attenzione. Però, da un punto di vista squisitamente televisivo, avere così tante "teste di serie" pronti via lascia meno spazio ai veri front runners, che si vedono più coperti di come sarebbero in un assaggio a 3 e in una vittoria singola (o con al massimo altri 3 o 4); magari è meglio per confondere un po' il mazzo fin da subito, a me non ha convinto come scelta.

Analisi dell'edit e del montaggio

Cominciamo la nostra analisi con la classica tabella che conta i confessionali dell'episodio. Per chi non conoscesse il significato dietro il colore delle crocette, lascio il link a un articolo in cui lo spiego.
Spiccano, con 10 confessionali ciascuno, i nomi di Francesco S. e Lavinia.

Francesco S. emerge, fin dalla mystery, come la figura "simpaticona" e un po' "caciarona" del gruppo; gioca molto coi giudici e nella mystery viene chiamato tra i migliori, dopo un siparietto in cui gli avevano fatto credere di non dover venire all'assaggio. A quest'anima bonaria, si aggiunge però un lato molto più interessante a mio giudizio: Francesco colleziona ben due confessionali con il "meno", andando a costruirsi una rivalità possibilmente juicy con Sara, altra concorrente molto presente in questo episodio (di cui però mi occuperò nel prossimo articolo). Appena entrato nella masterclass, veniamo intercettati da un suo confessionale che ci dice: "ho vicini interessanti e qualcuno che mi sta antipatico fortunatamente ce l'ho dietro"; la telecamera non indugia a inquadrare proprio Sara in riferimento alle parole del romano. Dopo l'assaggio del piatto della concorrente bergamasca all'invention, molto piaciuto ai giudici, il cameriere laziale non esita a criticare l'idea di Sara, non ritenendola all'altezza della prova. La stessa Sara, da parte sua, non nasconde una certa antipatia per il collega, che definisce una "bomba a orologeria che vuole sempre spiccare" a fine episodio. Insomma, una bella storyline che gli editor non hanno esitato a settare fin da subito: speriamo culmini in qualcosa di interessante, a differenza di quanto successo l'anno scorso con la diatriba Lia/Tina.

Lavinia finisce tra i migliori nella mystery, non riuscendo però a convincere i giudici (in particolare Massari) a farla salire in balconata. All'invention, il suo piatto viene considerato il peggiore, ma la studentessa piemontese scampa l'eliminazione, finendo al pressure. Emerge il suo lato più dubbioso dopo l'assaggio e dopo che Cannavacciuolo la spinge ad "avere arroganza" e a "sbagliare", piuttosto che "mollare" come invece ha fatto secondo lo chef. Torneremo su di lei brevemente nella prossima analytics, però le premesse per un cammino di lungo respiro sembrano non esserci.

Il profilo che più ha avuto sviluppi in questa prima puntata in masterclass, però, è quello di Hue: la giovane project assistant di origini vietnamite aveva già conquistato tutti alle selezioni, sia il pubblico che i giudici. Già prima della mystery ha occasione di raccontare cosa vuole che il futuro le riserbi: "voglio trasmettere il frutto (culinario, ndr) che ho coltivato dal mio paese" e "voglio vedere che la cucina fiorisce". Nella golden, non finisce tra i migliori, facendo così trasparire tutta la sua delusione: "dentro di me penso sempre di essere una schiappa; ho vissuto questi 28 anni solo per questa esperienza" e poi "sono troppo scarsa; perché hai questi sogni che ti creano conflitti". Nell'invention, incassa la fiducia dello chef Cannavacciuolo, che la sprona a non buttarsi giù come nella prova precedente e le dice che lui crede in lei. Decisamente un episodio positivissimo per la 28enne, che oltre a dei momenti trash (vedi la parte sulla pronuncia di "mediterraneo") vede costruirsi uno storyarc che ha tutti gli ingredienti per portarla lontano; mi auguro che finalmente un personaggio dell'archetipo asian come lei riesca a essere ben approfondita e che la caratterizzazione trash/macchiettistica non prenda il sopravvento con l'avanzare della competizione.

Farei particolare attenzione anche a Edoardo, molto lanciato in questo episodio: durante la mystery, oltre alla consueta parte scherzosa che già conosciamo, emerge anche un lato personale finora inedito. Il disoccupato di Varese rivela di essere "uno che ha sempre pensato al lungo termine e questa cosa gli ha sempre causato ansia e non gli ha permesso di risolvere molto". Viene chiamato tra i migliori della mystery e, durante l'assaggio, Cannavacciuolo dice che lo osserva e che gli sembra un "ragazzo a cui piace la vita facile", che "metterà sicuramente del gioco anche in cucina"; invece, va avanti lo chef, "il piatto ha un ragionamento dietro importante, sembra che non l'abbia fatto tu". Lo chef conclude affermando che secondo lui Edoardo è qualcuno che vuole lasciare il segno; il lombardo risponde che lui è venuto a mettersi in gioco e Cannavacciuolo commenta con un profetico "lo scopriremo", che lascia aperta una bella porta. Pensavo a un percorso alla Monir per il 26enne di Varese, che partisse con delle batoste per poi risalire; invece l'edit vuole farci intendere che Edoardo non è qui per giocare o scherzare: Edoardo ha la passione e la motivazione giusta per fare bene in questa cucina, e le premesse ci sono già tutte per portarlo davvero lontano; Lo scopriremo.

Segnalo infine un Nicola un po' messo in ombra in questo episodio, nonostante dei riferimenti alla sua passata esperienza a Junior Masterchef non siano mancati. In affanno Rachele, a cui viene segnalata la mancanza "dell'uragano" visto alle selezioni.

Per oggi è tutto, a domani con l'analytics della 6° puntata di Masterchef 12.
Au Revoir!

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